Modo indicativo, situazioni certe, reali e sicure. Scopri la coniugazione dei verbi nel modo indicativo. Verbo essere ed avere.



clesidra

In questa lezione scopriremo il modo indicativo, la coniugazione dei verbi, il verbo essere ed avere ed i tempi. Ma prima di tutto, quando si usa il modo indicativo?

Si usa quando ciò di cui si parla è sicuro, certo e reale. Naturalmente questo “ciò di cui si parla” è espresso da un verbo e quindi si tratta di un’azione. Possiamo dire che nel modo indicativo un’azione espressa dal verbo è sicura, certa e reale. I tempi nei quali verbo descrive le situazioni o le azioni, nel modo indicativo, sono otto: un presente, cinque passati (passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto, trapassato remoto) e due futuri (futuro semplice e futuro anteriore).

Nel modo indicativo i verbi danno informazioni sulle persone e sul numero di persona. Esempio:

Marco guarda un film in lingua originale. (In questo esempio il verbo “guarda” riferisce a terza persona singolare che è Marco, quindi ci sono le informazioni sulla persona e numero)

E’ bello vedere un film in lingua originale. (Qui il verbo vedere non ha nessun riferimento alla persona e anche al tempo, infatti si tratta del modo infinito che fa parte dei modi indefiniti. Sono proprio indefiniti da punto di vista della persona, cioè non danno informazioni sulla persona)

Vediamo quindi tutti i tempi del modo indicativo.

 

TEMPO PRESENTE DEL MODO INDICATIVO

Indica un’azione che vale nel momento in cui si parla.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlo temo parto
TU parli temi parti
LUI , LEI parla teme parte
NOI parliamo temiamo partiamo
VOI parlate temete partite
LORO parlano temono partono

Analizziamo un verbo, prendiamo il verbo “parlare”. Esempio:

Parlo.

Cosa ci dice questo verbo?

Che “io” – in prima persona singolare “parlo”, svolgo azione di esprimersi, dire le cose. Questa azione svolta in tempo reale, cioè nel presente.

Se dovesse riferirmi al passato, cioè raccontare nel presente di ciò che è stato nel passato (ieri per esempio). Che tempo devo utilizzare e che costruzione?

Si tratta del passato prossimo. Esempio:

Ho parlato con il mio amico ieri. (“Ho parlato” è il tempo passato prossimo che ci dice che la prima persona singolare – “io” ha svolto un azione nel passato che è parlare con l’amico)

Vediamo questo tempo in modo più completo.

 

TEMPO PASSATO PROSSIMO DEL MODO INDICATIVO
Quindi, indica un’azione che è accaduta:

– in un passato vicino al momento in cui si parla. (Esempio: Ieri abbiamo comperato una camicia)

– in un passato anche lontano, ma che ha relazione con il presente. (Esempio: I suoi genitori si sono sposati venti anni fa.)

Il passato prossimo si costruisce con il tempo presente del verbo essere o avere più il participio passato.

Per il verbo “parlare” avremo la costruzione:

avere + participio passato del verbo parlare (che è “parlato”).

Quindi:

Ho parlato (Qui siccome l’azione svolge prima persona singolare, il verbo avere scelto in prima persona – “ho” e participio passato cosi com’è, cioè “parlato”)

Esempio: Andare.

essere + participio passato del verbo andare. Quindi:

andare = sono andato.

Come avete visto il tempo passato prossimo costruisce dal verbo ausiliare essere o avere + participio passato del verbo che descrive l’azione, proprio quella che vogliamo esprimere.

Come possiamo scoprire che verbo ausiliare utilizzare, cioè essere o avere per costruire il passato prossimo?

La risposta sarebbe: “bisogna prima capire che verbo è, transitivo o intransitivo”. I verbi transitivi si utilizzano con ausiliare avere e i verbi intransitivi con verbo essere.

Ma come possiamo scoprire quale verbo transitivo o meno?

I verbi transitivi rispondono alle domande chi? che cosa?, quindi quelli intransitivi non possono starci con queste due domande. Facciamo un esempio per capire meglio.

Luca mangia una mela.(Mangia che cosa? La risposta sarebbe: “la mela”. Quindi verbo è transitivo e possiamo o dobbiamo usare il verbo ausiliare avere nella costruzione del passato prossimo, cioè: Luca ha mangiato una mela.)

Uccidere una vittima. (Uccidere chi? La vittima. Quindi transitivo e si usa ancora avere. Il passato prossimo sarà: Assassino ha ucciso ancora una vittima.)

Andare a Mosca. (Andare che cosa? O andare chi? Come vi siete accorti non possono stare queste domande, perché si dice o si chiede in modo diverso: Andare dove? Questa la domanda giusta, quindi il verbo e intransitivo e nella costruzione del passato prossimo si usa l’ausiliare essere: Sono andato a Mosca.)

Coniugazione

PARLARE TEMUTO PARTIRE
IO ho parlato ho temuto sono partito\a
TU hai parlato hai temuto sei partito\a
LUI,LEI ha parlato ha temuto è partito\a
NOI abbiamo parlato abbiamo temuto siamo partiti\e
VOI avete parlato avete temuto siete partiti\e
LORO hanno parlato hanno temuto sono partiti\e

 

TEMPO IMPERFETTO DEL MODO INDICATIVO

Si usa :
– per indicare un’azione che dura nel passato.

Esempio: Da ragazzo portavo i capelli lunghi. (Imperfetto “portavo” indica un’azione che è durata nel tempo per un periodo, nonché è stata fatta una volta in un certo momento del passato, ma proprio durata. L’azione che è stata fatta in un certo momento del passato, infatti viene espressa dal passato prossimo)

– per indicare qualcosa di abituale nel passato.

Esempio: L’anno scorso andavamo a scuola ogni settimana. (Cioè facevamo questa cosa che durava per un periodo e quindi andavamo)

– per mettere in relazione due fatti contemporanei nel passato.

Esempio: Mentre guidavo, lui leggeva il giornale. (Mentre facevo una cosa, lui faceva un altra, nonché ho fatto una cosa è lui l’ha fatta latra, cioè l’azioni vengono fatte una dopo altra, ma proprio contemporaneamente. Si può dire anche in un altro modo: Mentre ero a Roma, il mio vicino di casa è passato a trovarmi. Qui il significato sarebbe che in quel momento quando stavo a Roma, il vicino di casa è stato a casa mia che è venuto a trovarmi. Mentre si svolge una azione da imperfetto che dura nel tempo può svolgersi anche un’altra che dura nello stesso tempo (espressa da imperfetto) o che ha un termine breve (espresso da passato prossimo).)

– nelle descrizioni (riferite al passato). Esempio: Era una casa vecchia che aveva un grande giardino.

– per fare domande di cortesia, al posto del condizionale. Esempio: Volevo un kilo di pane.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlavo temevo partivo
TU parlavi temevi partivi
LUI,LEI parlava temeva partiva
NOI parlavamo temevamo partivamo
VOI parlavate temevate partivate
LORO parlavano temevano partivano

Coniugazione dei verbi ausiliari Essere e Avere

AVERE ESSERE
IO avevo ero
TU avevi eri
LUI,LEI aveva era
NOI avevamo eravamo
VOI avevate eravate
LORO avevano erano

 

TEMPO TRAPASSATO PROSSIMO DEL MODO INDICATIVO

La struttura del trapassato prossimo:

Ausiliari essere o avere in imperfetto + participio passato del verbo che vogliamo esprimere nel passato.

Esempio: Ero andato. Avevo mangiato.

Il trapassato prossimo si usa con il passato prossimo e indica un’azione che è accaduta nel passato e che è già avvenuta prima dell’azione che si esprime con il passato prossimo.

La struttura della frase può essere la seguente:

-prima azione espressa da “trapassato prossimo” + seconda azione espressa da “passato prossimo”

ma può essere anche cosi:

– prima azione espressa da “passato prossimo” + seconda azione da “trapassato prossimo”.

Il significato della frase non  cambia.

Esempio: Il film era già cominciato, quando ho acceso il televisore.
Quando ho acceso il televisore, il film era già cominciato. (Qui nella frase prima azione che si è svolta nel passato è quella del film che è già cominciato e la seconda quella di accendere la TV)

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO avevo parlato avevo temuto ero partito \a
TU avevi parlato avevi temuto eri partito \a
LUI,LEI aveva parlato aveva temuto era partito \a
NOI avevamo parlato avevamo temuto eravamo partiti \e
VOI avevate parlato avevate temuto eravate partiti \e
LORO avevano parlato avevano temuto erano partiti \e

 

TEMPO PASSATO REMOTO DEL MODO INDICATIVO

Indica un’azione che è accaduta nel passato e si è conclusa nel passato.

Esempio: Tre anni fa andai a Parigi.

L’uso del passato prossimo o del passato remoto dipende spesso dal giudizio di chi parla. Se il fatto si considera concluso nel passato, si usa il passato remoto:

Esempio: Nella seconda guerra mondiale gli USA usarono la bomba atomica. (Il fatto è sentito come un episodio ormai passato e finito.

Se il fatto viene ancora considerato legato al presente, si usa il passato prossimo:

Esempio: Nella seconda guerra mondiale gli USA  hanno usato la bomba atomica (il fatto è sentito legato al presente)

La differenza non è la maggiore o minore lontananza nel passato, ma il rapporto di continuità o di separazione di un’azione nel presente.
Tuttavia si deve ricordare che anche questa regola non è sempre seguita. Infatti nell’Italia settentrionale si usa quasi esclusivamente il passato prossimo (nel parlato); mentre nel Sud si usa molto spesso il passato remoto anche per fatti considerati legati al presente.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlai temetti partii
TU parlasti temesti partisti
LEI,LUI parlò temette partì
NOI parlammo tememmo partimmo
VOI parlaste temeste partiste
LORO parlarono temettero partirono

 

Coniugazione dei verbi ausiliari

AVERE ESSERE
IO ebbi fui
TU avesti fosti
LEI,LUI ebbe fu
NOI avemmo fummo
VOI aveste foste
LORO ebbero furono

 

TEMPO TRAPASSATO REMOTO DEL MODO INDICATIVO

Indica un’azione che si è conclusa nel passato prima rispetto ad un’altra detta esclusivamente al tempo passato remoto.
Esempio: Non appena il ciclista ebbe tagliato il traguardo, alzò le braccia al cielo. (Qui il ciclista prima ha tagliato il traguardo e dopo averlo fatto, ha alzato le braccia al cielo)

La costruzione:

Ausiliare essere o avere in tempo passato remoto + participio passato del verbo con il quale voglia esprime l’azione nel passato.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO ebbi parlato ebbi temuto fui partito \a
TU avesti parlato avesti temuto fosti partito \a
LEI,LUI ebbe parlato ebbe temuto fu partito \a
NOI avemmo parlato avemmo temuto fummo partiti \e
VOI aveste parlato aveste temuto foste partiti \e
LORO ebbero parlato ebbero temuto furono partiti \e

 

Abbiamo terminato con i tempi del modo indicativo presente e passato, ci rimane ancora ad analizzare il futuro che è composto da futuro anteriore e futuro semplice. Proviamo per prima vedere il futuro semplice.

TEMPO FUTURO SEMPLICE DEL MODO INDICATIVO

Indica un fatto che deve ancora avvenire nel futuro.

Esempio: Domani andrò dal mio amico. (Cioè solo domani farò quella azione di andare da mio amico)

Ma si può usare anche :

-per indicare un dubbio, un’incertezza.→ Non sarai offeso?

-Per fare una valutazione approssimativa. → Saranno le tre.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlerò temerò partirò
TU parlerai temerai partirai
LEI,LUI parlerà temerà partirà
NOI parleremo temeremo partiremo
VOI parlerete temerete partirete
LORO parleranno temeranno partiranno

Coniugazione dei ausiliari Essere e Avere

AVERE ESSERE
IO avrò sarò
TU avrai sarai
LEI,LUI avrà sarà
NOI avremo saremo
VOI avrete sarete
LORO avranno saranno

TEMPO FUTURO ANTERIORE DEL MODO INDICATIVO

Indica un fatto che avverrà nel futuro,  ma prima di un altro fatto che deve avvenire nel futuro.

Costruzione dei fatti:

prima fatto che avverrà nel futuro deve essere espresso con futuro anteriore, secondo fatto che avverrà sempre nel futuro deve essere espresso dal futuro semplice.
Esempio: Dopo che sarà partito, sentiremo la sua mancanza. (Qui tutte le azioni vengono espressi nel futuro, quindi prima lui parte e dopo noi sentiremo la mancanza)

La costruzione del futuro anteriore:

Ausiliari in futuro semplice + participio passato del verbo con il quale vogliamo esprimere azione.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO avrò parlato avrò temuto sarò partito/a
TU avrai parlato avrai temuto sarai partito/a
LEI,LUI avrà parlato avrà temuto sarà partito/a
NOI avremo parlato avremo temuto saremo partiti/e
VOI avrete parlato avrete temuto sarete partiti/e
LORO avranno parlato avranno temuto saranno partiti/e