La concordanza degli aggettivi con i sostantivi. Cosa sono gli aggettivi in italiano. Come concordare un aggettivo con il sostantivo.



Un aggettivo è una parola che determina, caratterizza, descrive un nome. Infatti gli aggettivi sono tutti legati al nome, quindi si concordano con il nome nel genere, cioè maschile, femminile e nel numero, cioè singolare, plurale.

Vediamo la concordanza con il nome nel genere, cioè come si concorda l’aggettivo con il nome al maschile o al femminile.

Ma prima facciamo un esempio:

un libro nuovo.

Il nome “libro” di genere è maschile e di numero è singolare. Infatti anche l’aggettivo “nuovo” è maschile ed è singolare. Come avete notato sia nome “libro” che aggettivo “nuovo” hanno la stessa desinenza “o”. Quindi possiamo dire che nel concordare l’aggettivo con il nome dobbiamo mettere la stessa desinenza. Vediamo cosa succede nel caso se il nome maschile è al plurale:

dei libri nuovi.

Anche qui l’aggettivo “nuovi” è concordato con il nome “libri” nel numero e nel genere, cioè cosi che ha la desinenza è “i”. Quindi possiamo dire che anche al plurale dobbiamo mettere la stessa desinenza.

Fino a qui abbiamo analizzato il caso maschile singolare e plurale.

Adesso proviamo ad analizzare il caso femminile:

una penna nuova.

Come state notando anche qui c’è la concordanza nella desinenza, cioè l’aggettivo segue la desinenza del nome che è “a”. Da qui possiamo dire che nel concordare anche l’aggettivo femminili dobbiamo mettere la stessa desinenza sia del nome che dell’aggettivo, questo esempio era per il caso singolare, la stessa cosa succede con il caso plurale:

delle penne nuove.

Come vedete anche qui la desinenza è “e”, sia del nome che dell’aggettivo. Facendo una conclusione, possiamo dire che l’aggettivo si concorda con il nome nel numero e nel genere cambiano la desinenza, per maschile singolare “o”, per maschile plurale “i”, per il caso femminile singolare “a” e per il caso femminile plurale “e”.

Abbiamo appena analizzato l’aggettivo qualificativo di primo gruppo. In realtà ci sono più gruppi degli aggettivi, vediamo quali sono:

aggettivi qualificativi;

aggettivi determinativi.

Quindi, i gruppi sono solo due in realtà. Gli aggettivi determinativi li analizzeremo in questa lezione in seguito. Adesso vi chiedo di ricordare solo che gli aggettivi qualificativi di primo gruppo possono avere la desinenza di quattro tipi: “o”, “a”, “i”, “e”. Facciamo degli esempio per chiarirci:

nuovo nuova nuovi nuove;

bello bella belli belle.

Come avete notate dagli esempi la lettera terminale si cambia in quattro modi diverse formando l’aggettivo maschile (singolare, plurale) e l’aggettivo femminile (singolare plurale).

Cosa succede invece con gli aggettivi qualificativi di secondo gruppo:

un libro interessante, i libri interessanti;

una penna grande, le penne grandi.

Questi aggettivi hanno due forme, cioè due desinenze: “e”, “i”. Infatti l’aggettivo “interessante” può avere l’altra forma che è “interessanti” ed anche l’aggettivo “grande” l’ altra forma che è “grandi”. Non esiste granda o grando ed anche interessanto o interessanta. Quindi gli aggettivi qualificativi di secondo gruppo hanno solo due forme diverse, cioè si cambiano nell’ultima lettera in due modi diversi.

Vediamo come si concordano con il nome per il genere e il numero.

L’aggettivo che si termina con la lettera “e” può essere utilizzato per descrivere il nome sia maschile singolare che femminile singolare. Invece, l’aggettivo che si termina per la “i” può descrivere il nome sia plurale femminile che plurale maschile. Ricordiamo che qui abbiamo parlato degli aggettivi qualificativi di secondo gruppo. C’è anche il gruppo degli aggettivi qualificativi “invariabile”, possiamo dire che questo gruppo viene chiamato proprio cosi: “il gruppo degli aggettivi invariabili“; perché l’aggettivo di questo gruppo rimane sempre invariabile, cioè non si cambia per i nomi maschili (plurali e singolari) e per i nomi femminili (plurali e singolari). Vediamo gli esempi:

un libro blu; una penna blu; le penne blu; i libri blu.

Come avete notato l’aggettivo blu è sempre uguale.

Gli aggettivi invariabili sono degli aggettivi che descrivano un colore, ma anche gli aggettivi che si formano dai prefissi, sono gli aggettivi invariabili. Esempio sarebbe anti+nebbia, quindi l’aggettivo antinebbia:

il faro antinebbia; i fari antinebbia.

Come avete notato qui la desinenza sempre è la “a”.

Per concludere con gli aggettivi qualificativi diamoli una definizione. Quindi un aggettivo qualificativo viene chiamato proprio cosi perché descrive la qualità o qualche caratteristica del nome. Qui possiamo dire che questo nome può essere:

– astratto (se descrive qualcosa impercettibile al tatto);

– proprio (se questo nome è un nome di una persona o di un animale o un nome che descrive qualcosa e questa descrizione del qualcosa lo distingue dai simili, cioè da stesso gruppo, qui nell’ultimo caso l’esempio sarebbero le città, sono tante nel mondo e per riconoscerle dai simili ognuna ha il suo nome che il nome proprio, esempio Roma);

– comune (se può descrivere con lo stesso nome più cose. Esempio: computer, mouse, libro, penna);

– concreto (se indica qualcosa che esiste realmente, cioè qualcosa che può essere percepito al tatto);

– collettivo (se indica un’insieme di cose. Esempio: gente, folla)

– composto (se è formato da due o più parole. Esempio: porta + cenere = portacenere)

– alterati (se indica un cambiamento in grandezza, un cambiamento in piccolezza, un cambiamento in grazia o un cambiamento in modo peggiorativo. Esempio: ragazza-ragazzina; ragazza-ragazzona; ragazza-ragazzetta; ragazza-ragazzaccia).

Tornando agli aggettivi ci troviamo di fronte agli aggettivi determinativi.

Gli aggettivi determinativi si dividano per:

– possessivi;

– dimostrativi;

– identificativi;

– indefiniti;

– numerali;

– interrogativi;

– esclamativi.

Vediamo gli aggettivi determinativi possessivi. Come si concordano con il nome? Quali sono, prima di tutto:

mio; tuo; suo; nostro; vostro; loro.

miei; tuoi; suoi; nostri; vostri; loro.

mia; tua; sua; nostra; vostra; loro.

mie; tue; sue; nostre; vostre; loro.

Analizziamoli.

mio; tuo; suo; nostro; vostro; loro – sono gli aggettivi possessivi maschili singolari e davanti a essi quasi sempre si mette un articolo. Voglio attirare la vostra attenzione al fatto che questi tutti finiscono con la lettera “o” che è la desinenza maschile singolare. Quindi da qui il plurale maschile dovrebbe essere con la “i” e quindi:

miei; tuoi; suoi; nostri; vostri; loro – sono proprio gli aggettivi possessivi maschili plurali.

La stessa cosa succede con il caso femminile. Ricordiamo che la desinenza femminile è la “a” per il singolare o la “e” per il plurale, quindi:

mia; tua; sua; nostra; vostra; loro – sono gli aggettivi possessivi femminili singolari e

mie; tue; sue; nostre; vostre; loro – sono gli aggettivi possessivi femminili plurali.

Avete sicuramente notato che l’aggettivo possessivo “loro” non si cambia mai.

Gli aggettivi possessivi con gli articoli.

il mio; il tuo; il suo; il nostro; il vostro; il loro.

i miei; i tuoi; i suoi; i nostri; i vostri; i loro.

la mia; la tua; la sua; la nostra; la vostra; la loro.

le mie; le tue; le sue; le nostre; le vostre; le loro.

Questi aggettivi si chiamano possessivi perché indicano il possesso di qualcosa.

Esempi in generale:

il mio libro;

la mia penna;

i miei libri;

le mie penne;

Come avete notato e come è stato detto nella lezione “gli articoli“, cioè che gli articoli non sempre si mettono davanti ai nomi. Infatti nel nostro esempio gli articoli che abbiamo descritto sono davanti agli aggettivi possessivi.

Gli aggettivi dimostrativi. Quali sono:

questo; questa; questi; queste;

codesto; codesta; codesti; codeste;

quello; quel; quei; quegli;/quella; quelle;

Analizziamo li per il significato. Questo – indica qualcosa che è vicino alla persona che parla. Facciamo un esempio:

Ti do questo libro. (Il libro si trova vicino alla persona che lo dice);

Quello – indica qualcosa che si trova a distanza. Esempio:

Mi dai quello strumento musicale. (La persona che dice questa frase si trova lontano dallo strumento musicale e chiede qualcuno chi dovrebbe essere vicino a questo strumento, ma potrebbe anche essere lontano)

Codesto – indica qualcosa che si trova a distanza. Esempio:

Mi dai codesto libro. (Il libro e vicino alla persona che ascolta questo messaggio, ma lontano da quella che trasmette il messaggio)

Questo – è aggettivo maschile singolare (ricordate? si termina alla “o”). Questi – si termina alla “i”, quindi maschile plurale. Naturalmente questi aggettivi si concordano con il nome. Quindi aggettivo “questo” con il nome al singolare e l’aggettivo “questi” con il nome al plurale.
Quella – quindi femminile singolare, perché desinenza la “a”. Quelle, già sappiate che femminile plurale. La stessa cosa con aggettivi dimostrativi “codesto, codesti, codesta, codeste”.

Invece con quello/quel; quegli/quei; la regola un po’ diversa ed è quella come con gli articoli lo; il; gli; i:

i libri – saranno quei libri;

il libro – sarà quel libro;

lo studente o lo xilofono – sarà quello studente o quello xilofono;

gli aggettivi – saranno quegli aggettivi.

Per chi ha i dubbi, invito rivedere la lezione “gli articoli“.

 

Aggettivi identificativi indicano l’uguaglianza di un elemento con un altro.

Essi sono:

medesimo; medesimi; medesima; medesime.

stesso; stessi; stessa; stesse.

La concordanza con il nome sempre uguale, ricordate la desinenza.

Aggettivi indefiniti danno indicazioni generiche, cioè non precise, riguardo alla quantità o alla qualità di qualcuno o di qualcosa.

Essi  sono:

Maschili
Singolari
Femminili
Singolari  
Maschili
Plurali 
Femminili
Plurali
Ogni  ogni
Ciascuno  ciascuna
Qualunque   qualunque
Qualsiasi     qualsiasi
Qualsivoglia qualsivoglia
Nessuno     nessuna
Qualche     qualche
Alcuno   alcuna alcuni alcune
Certo certa certi certe
Tale        tale   tali tali
Altro altra altri altre
Altrettanto altrettanta altrettanti altrettante
Poco poca pochi poche
Alquanto alquanta alquanti alquante
Parecchio parecchia parecchi parecchie
Diverso diversa diversi diverse
Vario varia vari varie
Molto molta molti molte
Tanto tanta tanti tante
Tutto tutta tutti tutte
Troppo troppa troppi troppe

 

Aggettivi numerali danno indicazione numeriche sulla quantità o l’ordine del nome a cui si riferiscono.

Sono di due tipi:

-numerali cardinali:
Sono quelli che chiamiamo di solito “numeri”( uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette….)

Sono tutti invariabili eccetto:
uno   che ha il femminile  una
mille che al plurale diventa  mila

Di solito si mettono prima del  nome :
– due libri.
– Ci sono tre penne sul tavolo.

-numerali ordinali:
Sono quelli che indicano l’ordine di successione dei numeri.
I numerali ordinali sono variabili nel genere e nel numero vi ricordate le desinenze, qui è la stessa cosa:

primo; primi ; prima; prime;

secondo; secondi; seconda; seconde;

I primi dieci hanno forme particolari : primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo, nono, decimo.

Gli altri si formano aggiungendo il suffisso esimo al numerale cardinale corrispondente.

Esempio: undici = undicesimo, dodici = dodicesimo; tredici = tredicesimo ;
Anche i numerali di solito si mettono prima del nome ( secondo piano, secondo piato).

Gli aggettivi interrogativi ed esclamativi sono quelli che si usano per fare le domande e quelli che aiutano a costruire una esclamazione. Vediamo quali sono:

che – si usa in tutte i generi e tutti i numeri (esempio: che penna vuoi che ti do? Blu o nera? che libro vuoi che ti do? Romanzo o fantasy?)

Quale; quali – si usa per il maschile e femminile singolare quale e per femminili e maschile plurale quali, ricordiamoci che si concorda con il nome in questo modo. Esempio: quali libri; quale libro; quale penna; quali penne.

Quanto; quanta; quanti; quante – solite desinenze, cioè si usa con il maschile (singolare e plurale) e il femminile (singolare e plurale).

Ritornando agli aggettivi in generale dobbiamo aggiungere un po’. Se per due nomi si utilizza un aggettivo che descriva questi nomi, qui se sono (nomi) al femminile anche l’aggettivo sarà al femminile, invece se sono (nomi) al maschile anche l’aggettivo sarà maschile. E questo tutto dovrebbe essere chiaro e logico. Ma se ci sono due nomi ed uno è maschile e l’altro è femminile che l’aggettivo mettiamo? Va messo al maschile. Facciamo degli esempi:

– La penna e il libro sono nuovi.

– La penna e la matita sono nuove; Le penne e le matite sono nuove.

– I libri e i righelli sono nuovi; Il libro e il righello sono nuovi.

 

Gli esercizi: