Come si cambia verbo, prima, seconda, terza persona singolare e plurale



Il verbo è una parola variabile formata da: una radice che è la parte che non cambia e una desinenza che è la parte che cambia. La parte del verbo che cambia contiene le informazioni: di numero, di persona, di modo, di tempo e di genere.

Esempio:

Parlo, la prima parte “Parl” che è radice del verbo e la seconda parte “o” che è la desinenza.

Vediamo come cambia la parte finale del verbo. A proposito questo cambiamento si chiama coniugazione del verbo.

Pero prima definiamo certe cose. Come abbiamo già detto la desinenza del verbo cambiandosi, porta al cambiamento del significato del verbo, questo significato contiene informazioni del numero e della persona.

Quanti numeri e persone ci sono? I numeri sono: singolari e plurali, invece le persone sono: prima, seconda e terza.

Quindi vediamo quali sono le persone e il loro numero:

io – prima persona singolare;

tu – seconda persone singolare;

lui, lei – terza persona singolare;

noi – prima persona plurale;

voi – seconda persona plurale;

loro – terza persona plurale.

Proprio di queste persone e del loro numero il verbo contiene le informazioni nella desinenza.

Abbiamo detto che nella desinenza ci sono anche le informazioni del modo e del tempo.

Esistono quattro modi finiti e tre modi indefiniti nei quali il verbo si cambia:
1. modi finiti sono → indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo.

2. modi indefinitiinfinito, participio, gerundio.

I tempi nei quali il verbo si varia sono:

presente;

passato, cioè: passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto e trapassato remoto;

futuro e cioè: futuro semplice e futuro anteriore.

Ora passiamo alla coniugazione dei verbi, ve la mostro nella tabella:

Numero della coniugazione e tipo

 I – ARE

II – ERE III – IRE
 

AM-ARE

 

VIV-ERE

 

DORM-IRE

io am-o viv-o dorm-o
tu am-i viv-i dorm-i
lui,lei am-a viv-e dorm-e
noi am-iamo viv-iamo dorm-iamo
voi am-ate viv-ete dorm-ite
loro am-ano viv-ono dorm-ono

Come si vede dalla tabella ci sono, in lingua italiana, tre tipi dei verbi, quelli che finiscono all’infinito con la desinenza “are” e qui la coniugazione di questi verbi si chiama prima; poi ci sono i verbi che finiscono con “ere” e qui la coniugazione di questi verbi si chiama seconda; e si chiama la terza coniugazione, la coniugazione dei verbi che si terminano con “ire”.

In base alla persona per la prima coniugazione, ma anche per tutte le altre coniugazioni, cioè per la seconda e terza, le desinenze del verbo sono diverse. Proprio queste desinenze portano le informazioni di numero, di persona, di modo, di tempo e di genere. Infatti invece di dire “Io amo il pesce”, possiamo dire solo “Amo il pesce”, il verbo già trasmette tutte informazioni, qui intendevo soprattutto le informazioni della persona.

Quindi qualsiasi verbo che prendiamo sarà coniugato come ci indica la tabella, ma solo i verbi regolari.

Ma cosa sono verbi regolari e quali verbi ancora ci sono?

Vediamo in che cosa si dividono:

1. in verbi regolari – e sono i verbi che seguono il modello delle tre coniugazioni (la nostra tabella); essi non cambiano la radice e aggiungono le normali desinenze, cioè quelle indicate nella tabella.

2. in verbi irregolari – quei verbi che per alcune voci non seguono il modello (le coniugazioni della tabella), ma cambiano la radice.

3. in verbi ausiliari – aiutano gli altri verbi nei tempi composti. (nel formare passato prossimo per esempio)

Le coniugazioni dei verbi irregolari devono essere studiate singolarmente.
Tra i verbi irregolari più comuni ci sono: andare e venire

VENIRE ANDARE
vengo vado io
vieni vai tu
viene va lui,lei
veniamo andiamo noi
venite andate voi
vengono vanno loro

 

Verbi ausiliari invece sono ESSERE e AVERE

Questi verbi hanno una coniugazione propria.
             

AVERE ESSERE
ho sono io
hai sei tu
ha è lui,lei
abbiamo siamo noi
avete siete voi
hanno sono loro