La maggior parte dei verbi si riferisce a una persona ben precisa come :
mangi → tu mangi
parlano → loro parlano
Esistono però dei verbi che non si riferiscono a una persona o cosa determinata, ma indicano un fatto in se stesso senza precisare chi compie l’azione. Questi verbi si chiamano impersonali e si usano solamente alla terza persona singolare.
Esempio: Piove da molte ore.
Sono impersonali tutti i verbi che indicano fenomeni atmosferici:
piovere
piovigginare
nevicare
grandinare
tuonare
lampeggiare
diluviare
annottare
albeggiare
……………
ecc.
e le locuzioni verbali che indicano eventi naturali:
fare freddo
fare caldo
fare buoi
fare giorno
fare bello
essere afoso
……………
ecc.
Si usano impersonalmente, alla terza persona singolare, anche verbi come:
accadere | Accade spesso di sbagliare |
avvenire | A volte avviene che mi annoio |
succedere | Ti succedeva di arrabbiarti |
bastare | Bastava che lo dicessi |
bisognare | Bisogna che studi di più |
parere | Pareva che fosse felice |
sembrare | Sembra che sia già un uomo |
importare | Non mi importa se sei stanco |
occorrere | Occorre che tu lavori |
convenire | Conviene che ne parliamo |
La costruzione impersonale
E’ possibile rendere impersonale qualsiasi verbo mettendo la particella si davanti al verbo alla terza persona singolare ( in tutti i modi e i tempi)
Esempi: si studia, si parlava, si sapeva, si partirà, si direbbe.
Anche in questo caso non c’è nessun soggetto.
Esempio: In quell’agenzia di lavoro si promette tanto e non si mantiene niente.
I verbi con la costruzione impersonale formano i tempi composti con l’ausiliare essere:
Si crede che abbia vinto.
Si è creduto che avesse vinto.
In questi tempi composti il participio passato:
– ha la desinenza “o”, se il verbo nella forma personale è coniugato con l’ausiliare avere:
Esempio: Si è detto che bisogna stare attenti (Qui sapendo che nella forma personale il verbo “dire” si usa con ausiliare “avere”, ciò “ho detto”, quindi nel caso impersonale con essere la desinenza “o”.)
– ha la desinenza “i” se il verbo nella forma personale è coniugato con l’ausiliare essere:
Esempio: Quando si è arrivati a queste decisioni, non si può più fare nulla. (Verbo “arrivare” vuole l’ausiliare “essere” nella forma personale, ciò “sono arrivato”.)
Con i verbi riflessivi la forma impersonale si forma in questo modo:
ci + si + terza persona singolare del verbo.
Esempio: In Italia ci si veste bene.
Qui il si impersonale diventa ci per evitare la ripetizione:
ci si veste | come | si si veste |
ci si lava | come | si si lava |
ci si annoia | come | si si annoia |
Nei tempi composti la forma impersonale dei verbi riflessivi si forma in questo modo:
ci + si + terza persona singolare del verbo essere + participio passato al maschile plurale (ciò con la desinenza “i”).
Esempio: In Italia ci si è vestiti bene.