Participio passato o l’aggettivo



esprime una condizione o un’azione che riguarda qualcuno o
qualcosa. Spesso è usato come aggettivo.

Esempio:

– Che pavimento pulito. (Qui “pulito” è aggettivo).

– Hai pulito il pavimento? (Qui “pulito” participio passato)

1. Non dà informazioni sulla persona, ma esprime il numero:

– il sole splendente (singolare) / i capelli splendenti(plurale).

2. Nel tempo passato il participio esprime anche il genere:

– l’uomo nascosto ( maschile) / la donna nascosta ( femminile).

– il libro comperato ( maschile) / la penna comperata ( femminile).

Il participio ha due tempi: presente, passato.

TEMPO PRESENTE

1. Nel presente participio è poco usato come verbo.
Esempio: I soldati assedianti la città furono respinti.

2. Più spesso il participio è usato come aggettivo.
Esempio: La cura dimagrante è difficile da seguire.

TEMPO PASSATO

Il participio nel tempo passato si usa insieme ai verbi ausiliari per formare:

1. i tempi composti di tutti i verbi ( io ho parlato, tu abbia sentito e cetera)

2. tutti i tempi in forma passiva ( io sono stato inseguito).

E’ usato da solo  nelle frasi dipendenti come nell’esempio:
Uscito di casa, ha visto Mario ( uscito = quando è uscito, significato del tempo)

Nelle frasi indipendenti indica un’azione che è avvenuta prima rispetto a quella espressa nell’altra frase.

Esempio: Finite le vacanze, cominceremo la scuola.

Nelle forme composte con l’ausiliare essere il participio concorda nel genere e nel numero con il soggetto.(sostantivo)

Esempio: Carlo è partito ( Carlo è maschile, singolare)
Maria è partita ( Maria è femminile, singolare).
I ragazzi sono partiti ( ragazzi è maschile plurale).
Le ragazze sono partite ( ragazze è femminile plurale).

Nelle forme composte con l’ausiliare avere il participio mantiene la forma del singolare maschile indipendentemente del numero e genere del soggetto.

Esempio:

Carlo ha mangiato.
Maria ha mangiato.
I ragazzi hanno mangiato.
Le ragazze hanno mangiato.

Se però il participio è preceduto dal pronome personale di terza persona “lo, la, li, le” è obbligatoria la concordanza nel numero e nel genere.

Esempio:

Il pane era fresco e io l’ho (lo ho) comperato ( il participio “comperato” alla fine ha la lettera “o” perché il pronome “lo” si riferisce alla parola “pane” che è maschile singolare).

– La matita costava poco e io l’ho ( la ho) comperata (il participio “comperata” alla fine ha la lettera “a” perché il pronome “la” si riferisce alla parola “matita” che è femminile singolare).

– I pani erano freschi e io li ho comperati ( comperati=c’è “i” perché il pronome “li” si riferisce alla parola “pani” che è maschile plurale).

– Le matite costavano poco e io le ho comperate ( comperate = c’è “e” perché il pronome “le” si riferisce alla parola matite che è femminile plurale).